Una delle frasi più famose di Winston Churchill è forse stata la seguente:”Il politico diventa uomo di stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alla prossime elezioni“
Nulla di più vero. Dice bene allora Alessandro Rosina in un articolo sul Il Sole 24 Ore, quando ricorda che le decisioni che vengono prese dalla politica hanno delle ricadute in termini di responsabilità sia verso i cittadini che verso le future generazioni. Sembra che l’attrazione della classe dirigente sia verso il presente anziché verso il futuro, ma questo atteggiamento, ricorda Rosina, produce come conseguenza «un circolo vizioso di basso sviluppo, riduzione di opportunità, aumento delle disuguaglianze, sfiducia nelle possibilità di miglioramento, difesa individuale di quanto acquisito in passato anziché investimento collettivo sul futuro».
La prigionia a cui costringe il presente è una sorta di modo subdolo per tarpare le ali ai giovani e ai loro progetti personali. Del resto l’Italia è uno di quei paesi che ha il maggior numero di persone anziane e inoltre non esistono allo stato attuale politiche che incentivino in qualche modo la responsabilizzazione dei nostri giovani.
Il coraggio di investire sulle nuove generazioni è un modo per ridare vigore al nostro Paese: i giovani sono più propensi ad accettare il rischio di un futuro incerto, hanno inoltre quella freschezza di idee che riuscirebbe a rimettere in moto la voglia di fare innovazione e gettare le basi per una nuova e più brillante progettualità per il futuro.
Nella realtà odierna in rapida trasformazione è necessario dotare i giovani di sistemi di orientamento adeguati e strumenti aggiornati per diventare soggetti consapevoli e attivi nella società in cui vivono.
Questo passaggio di testimone ai giovani implica lo
“Spostare le nuove generazioni dalla difesa all’attacco, ovvero dalla condizione di soggetti da proteggere a quella di cittadini attivi nel conquistare un futuro di miglior benessere, significa imboccare un sentiero virtuoso di crescita che produce ricadute positive per tutti.“